Ottobre 24

Libro del mese: Stai per commettere un terribile errore

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Oliver Sibony

Stai per commettere un terribile errore

Edizioni Raffaelle Cortina Editore

pp.326, € 24,00

Perché leggerlo: Le decisioni influenzano il nostro destino, ma chi e cosa influenza le nostre decisioni? Questo libro aiuta a scoprirlo.

Il successo o l’insuccesso di un’impresa dipende molto dalle decisioni del suo top management. Ma come si arriva ad una decisione? Spesso il nodo del problema è lì, annidato nella testa di chi deve fare scelte difficili che potrebbero compromettere i risultati di business. Le ricerche rivelano che il giudizio di chiunque, anche delle menti più brillanti, è soggetto a distorsioni sistematiche, dettate da bias (scorciatoie mentali o pregiudizi) che possono condurci fuori strada. I bias sono subdoli e persistenti, agiscono anche quando c’illudiamo di essersi attenuti rigorosamente ai fatti. Non c’è modo di sfuggirne. Ma in certi casi possono rivelarsi preziosi. L’unico modo per distinguere gli uni dagli altri è imparare a riconoscerli e prenderne le distanze quando occorre.

Lo studio dei processi decisionali ha avuto una svolta con le ricerche di Daniel Kahneman, Premio Nobel 2002 per l’Economia. L’ulteriore spinta è venuta nel 2017 da un altro Nobel per l’Economia, Richard Thaler noto per la scoperta del Nudge, una strategia sottile che, con una “spinta gentile”, invita prendere decisioni socialmente necessarie. Entrambi gli autori sono due capisaldi della cosiddetta economia comportamentale, una disciplina che studia  l’influenza dei fattori psicologici, emotivi, culturali e sociali delle decisioni e trova ampia applicazione in molti ambiti, non ultimo nel marketing. Oggi la letteratura sul tema abbonda.

Ma il libro di Siboney, ex consulente McKinsey & Company, oggi professore di Processi decisionali alla Ecole des Hautes Etudes Commerciales di Parigi, co-autore con Kahneman e Cass Sunstain di Rumore, un difetto del ragionamento umano, De Agostini, 2021, si distingue per sintesi e sistematicità. Degli oltre 220 bias, ad oggi individuati, Siboney individua cinque famiglie  – che ovviamente non include tutti ma ne riassume molti –  ed illustra con casi eloquenti situazioni storiche nei quali i bias hanno giocato un ruolo decisivo nel prendere una decisione  cruciali che avrebbe potuto avere conseguenze disastrose. Dalla famosa invasione della Baia dei  Porci al recente assalto al Congresso americano dopo la vittoria elettorale di Biden. Ma anche moltissime decisioni aziendali che hanno fatto il successo o l’insuccesso di un’impresa. I casi riportati da Sibony svelano come i bias abbiano condizionato le scelte, nel male o nel bene. Decisioni talvolta dovute ad un team illuminato o alla buona sorte, ma attribuite ad un leader di spicco come Steve Job. “Sottostimiamo con quanta facilità possano conquistarci le parole di una fonte credibile. Quando la reputazione del messaggero supera il valore dell’informazione che fornisce, quando il campione del progetto è più importante del progetto, cadiamo nel cosiddetto bias del campione”.

Inoltre il libro illustra 40 tecniche da adottare nelle riunioni per conseguire tre obiettivi: 1) orchestrare il dialogo e smascherare le bias proprie e altri, come il frequente bias del pensiero di gruppo. La gestione positiva delle divergenze. 3) la scoperta delle dinamiche in gioco nel modificare la cultura organizzativa e i processi decisionali consueti.

Un libro dal sapore pragmatico, tanto importante quanto necessario. Illuminante per i casi narrati e le acute analisi. Di piacevole lettura per lo stile brillante (menzione speciale anche alla ottima traduzione di Riccardo Mazzeo) e per la forza delle argomentazioni che invitano a riflettere su quante nostre decisioni siano soggette a bias e come esercitare il beneficio del dubbio, pur nella consapevolezza che anche nel dubbio si annidano insidiosi bias.

Recensione di Raul Alvarez – partner INALTO

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