Maggio 24

Nexi: sciopero dopo la fusione

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Fallito il tentativo di conciliazione presso l’ABI e con l’impegno delle parti a incontrarsi il 6 e 7 giugno si apre un periodo di incertezze per Nexi. Nella nota congiunta diffusa ai sindacati si sottolinea una disponibilità dell’Azienda “puramente formale” sulle richieste formulate su VAP, Fondo Pensione, Welfare, Turni, Buoni pasto.

L’iniziativa dei sindacati fa seguito la fusione di SIA in Nexi, che segue quella con Nets già completata e che consentirà a Nexi di consolidarsi come la PayTech italiana leader a livello europeo in grado di promuovere la transizione verso un’economia cashless e digitale in Europa, capace di coprire l’intera
catena del valore dei pagamenti digitali e di servire tutti i segmenti di mercato con la più
completa ed innovativa gamma di soluzioni. Il Nuovo Gruppo, una realtà da circa €2,9 miliardi di ricavi e €1,5 miliardi di EBITDA su base aggregata pro-forma al 31 dicembre 2020 incluse le sinergie a regime, avrà dunque un posizionamento unico per sviluppare nuove partnership con banche ed esercenti nei mercati di riferimento e in Europa.

L’Azienda giustifica la sua rigidità sui temi posti dai sindacati con la presunta sostenibilità economica, l’equità tra colleghi e la finalità ultima del bene dei dipendenti.
Per i sindacati i concetti di sostenibilità, equità e “bene dei dipendenti” quanto meno curiosi rispetto ai “legittimi” compensi elargiti al Top Management: nel 2019 l’AD e il CFO di NEXI erano al 1° posto (+ di 43 ml) ed al 4° posto (+ di 17 ml) degli stipendi tra i manager delle società italiane quotate in borsa (fonte Sole24ore). Nel 2022 AD e dirigenti con responsabilità strategiche hanno avuto compensi nell’ordine dei milioni di euro (fonte ‘Politiche di remunerazione’ redatto da NEXI e pubblicato per gli investitori) ed un programma di incentivazione che prevede 5 ml di premio aggiuntivo per un numero ristretto di ‘beneficiari’ (fonte Borsa Italiana.it).
I sindacati, nella loro nota, riportano anche un clima e di diffuso malessere che coinvolge in modo trasversale tutti i lavoratori. La mancata erogazione Bonus energetico, mancata possibilità di lavorare 100% in smart working per genitori di ragazzi under 14, schede di valutazione professionali, rappresentano scelte consapevoli del management dell’Azienda.
La leadership ed il processo decisionale vengono interpretati in modo verticistico e si rappresentano come chi ha in tasca la soluzione migliore per tutti. Sicuramente questa soluzione è sempre in direzione favorevole agli azionisti di riferimento e al Top Management, ma non permette di cogliere l’opportunità di un accordo veramente equo che sarebbe un investimento per il futuro di tutti.
La nota si conclude anticipando iniziative di sciopero e agitazione tra il 20 giugno e la metà luglio.

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