Aprile 24

Festival di Salisburgo: l’arte di creare ricchezza

Il Festival di Salisburgo, che da pochi giorni si è concluso (17 luglio- 31 agosto 2021), è un evento musicale e drammatico ben noto e che si svolge dal 1920 a Salisburgo, città natale di Wolfgang Amadeus Mozart. Ogni anno, durante cinque settimane in luglio e agosto, la città austriaca si trasforma e mette in mostra opere, teatro e musica classica che attirano ogni anno circa 250.000 persone.
Al di là dell’interesse culturale, e’ interessante vedere l’aspetto imprenditoriale del Festival di Salisburgo che, attraverso musica, sa creare attorno a se’: si può ammirare un sistema di organizzazione teatrale e aziendale tanto complesso, dove si respira ovunque efficienza, in una comunità sociale che fa della musica il proprio interesse primario. Non solo culturale, quindi, ma anche economico.
Il Festival da lavoro a circa 4.500 persone dirette, ha ricavi per più di 60mln.€, dei quali solo circa 10mln€ pubblici, il resto sono introiti privati. Considerando anche le ricadute economiche sull’indotto è l’intera regione, non solo la città, che beneficia finanziariamente del festival. Il tutto è gestito con criteri manageriali di altissimo livello. Una “macchina” organizzativa impressionante, con al centro dell’attenzione il cliente.
Si è assistito a 163 spettacoli in 46 giorni: 32 rappresentazioni di opere, 87 concerti, 44 di prosa. Programmi per 700 giovani, ragazzi e borse di studio. Tutto a pieni organici e senza alcun distanziamento, né in scena né tra il pubblico. A teatro si entrava solo con Green pass e mascherina FFP2. Con postazione interna nei teatri per fare tamponi istantanei. Per il personale addetto 12.000 test sanitari. Oltre a meticolose procedure sanitarie studiate da un consiglio sanitario delle università di esperti. In tutto 230.000 spettatori da 70 paesi, con soli due casi registrati di covid. Incassi da biglietteria per 27mln€, con un tasso di occupazione del 91%. Gli enti locali hanno stanziato investimenti per i prossimi 10 anni una soma pari a 250mln.€, per sviluppare il festival e le relative strutture. Nella mostra per il centenario erano illustrati gli effetti del festival dalla sua fondazione ad oggi sullo sviluppo del territorio e della comunità locale. Numeri davvero impressionanti. Un miracolo economico. Un modello di sviluppo sociale con l’arte, in particolare musicale. Che ha fatto, e fa, scuola in tutto il mondo.