Aprile 24

Procida #capitalecultura: il via alle manifestazioni

Una grande cerimonia diffusa, ispirata alla suggestione dei Miti del Mare, con il coinvolgimento della popolazione dell’isola e 5 spettacoli in sequenza con oltre 200 performer. Il via ufficiale a Procida Capitale italiana della Cultura 2022, sabato 9 aprile, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, inaugura il programma culturale di 44 progetti (di cui 34 originali) e 150 eventi distribuiti in un cartellone di quasi 300 giorni di programmazione, con 350 artisti provenienti da 45 Paesi differenti del mondo; metterà al centro le voci dei suoi cittadini, i residenti e quelli temporanei, i turisti che scelgono di trascorrervi qualche giorno;, presenterà cinque sezioni declinate attraverso altrettanti verbi: “Procida inventa”, “Procida ispira”, “Procida include”, “Procida impara”, “Procida innova”.

IL DOSSIER DI PROCIDA

Procida, La cultura non Isola è il titolo del dossier di candidatura che evidenzia come “la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, è modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo. Potenza di immaginario e concretezza di visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali”.

La Regione Campania ha programmato, per il progetto di Procida Capitale della Cultura 2022, uno stanziamento complessivo di più di 14 milioni di euro, cifra destinata allo sviluppo del programma culturale, al potenziamento del sistema sanitario attraverso la Asl Napoli2 Nord, alla realizzazione di interventi integrativi e complementari per la valorizzazione del patrimonio culturale campano e a opere infrastrutturali di rilievo, primo fra tutti il restauro e la riqualificazione del complesso procidano di Palazzo d’Avalos. In occasione di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022, la Regione Campania provvede a un potenziamento dei servizi di trasporto pubblico terrestri, insieme con Eav, e di quelli marittimi, per un importo complessivo di 3,6 milioni.

LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA DI PROCIDA

Questa la motivazione con cui la commissione ha scelto Procida come Capitale italiana della cultura per l’anno 2022:

“Il contesto dei sostegni locali e regionali, pubblici e privati, è ben strutturato; la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria; la dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologica è importante per tutte le isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee”. Significativa anche la valutazione del progetto, che “potrebbe determinare grazie alla combinazione di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono.”

Siamo orgogliosi di poter dare il via al nostro percorso da Capitale sottolinea il sindaco di Procida, Dino Ambrosino diffondendo un messaggio di speranza e ottimismo e continuando a fare rete con i Campi Flegrei, con l’intera Campania e con tutte le piccole isole e piccoli borghi d’Italia.

DIno Ambrosino Sindaco di Procida

Partendo dal tema portante di Procida 2022, ‘La cultura non isola’, abbiamo scelto, con la nostra cerimonia inaugurale, di esplorare il mare, attraverso i suoi miti e le sue leggende, le sue storie ancestrali e il suo fascino primordiale. Come ha spiegato alla cofnerenza stampa Agostino Riitano, direttore di Procida 2022, un’isola del Mediterraneo diventa metafora dell’uomo contemporaneo ed è chiamando a noi una comunità che partecipa e non assiste, che abita, in maniera straordinaria , luoghi di vita quotidiana e con la quale Procida ha costruito l’intero percorso da Capitale. Le aspettative sono alte per un evento in cui si mescoleranno linguaggi artistici differenti, in continuo dialogo tra loro, dal teatro alle video proiezioni digitali, passando per la musica attraverso tutti i suoi generi. Ma sarà soprattutto una festa popolare all’insegna della cultura, che è ancor più forte quando è dei cprocidani e che mai come oggi può e deve rivelarsi via d’uscita efficace dalle contraddizioni della contemporaneità.