Aprile 24

Comparto Salute: firma del CCNL

Siglato il primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato agli oltre 40mila addetti del settore socio sanitario assistenziale e delle cure post intensive. Il contratto interessa le imprese socio sanitarie che svolgono servizi di assistenza e cura domiciliare, semiresidenziale e residenziale verso le persone anziane, le persone affette da patologie psichiatriche, le persone disabili e verso coloro che soffrono di dipendenza patologica, le aziende sanitarie, quali Case di Cura, strutture ambulatoriali di diagnostica di immagini, di laboratori analisi, di centri ed istituti  fisioterapici.

Il contratto uniforma i trattamenti economici e normativi per gli addetti del settore socio-sanitario-assistenziale e delle cure post intensive, riconduce in un unico alveo contrattuale applicativo le forme spurie di contrattazione e contrastare forme emergenti di dumping contrattuale presenti nel terzo settore di natura privatistica. Un risultato importante, arrivato dopo mesi di preparazione che come Inforquadri abbiamo seguito con attenzione. Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, si applicherà agli oltre 40mila addetti dipendenti delle circa 3mila imprese del terzo settore associate a Confcommercio imprese per l’Italia ed è stato sottoscritto dai sindacati di categoria Fisascat Cisl e Uiltucs e dall’associazione imprenditoriale Confcommercio, Salute, Sanità e Cura – con l’assistenza di Confcommercio Imprese per l’Italia.

La sfida che anima da sempre il lavoro di Confcommercio Salute, Sanità e Cura è quella di pro-muovere un cambio di paradigma nell’approccio culturale e operativo nell’ambito dei LEA, in cui strutture e operatori possano essere parte integrante di un processo di crescita efficace ed efficiente – sottolinea Luca Pallavicini, presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura – All’interno di questa missione è essenziale intendere il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro non solo come fonte normativa attraverso cui definire le regole del rapporto di lavoro ma anzi e soprattutto come la base per la crescita e lo sviluppo di un intero settore. Siamo certi che il Contratto unico di comparto su cui ha lavorato la nostra organizzazione rappresenterà uno strumento fortemente innovativo, che abbraccia appunto l’ambito dei LEA in una logica unitaria. Un documento, ma soprattutto un impegno concreto di lavoro a tutela di ogni attore coinvolto».

L’intesa, sottoposta fino al 15 settembre alla ratifica degli organismi delle Parti Sociali firmatarie, interviene sulla sfera applicativa e sul sistema di inquadramento, sulle relazioni sindacali (strutturate ai due livelli nazionale e regionale/territoriale/istituzione), sui diritti sindacali, sul mercato del lavoro, sull’organizzazione del lavoro (anche effettuato presso il domicilio dell’assistito) e sulle tutele delle condizioni di lavoro, nonché sul welfare contrattuale e sul trattamento economico normativo, e quindi sulle tabelle retributive, orario di lavoro, malattia, permessi per aspettative e congedi, supporto alla genitorialità, formazione, pari opportunità e sostegno alle donne vittime di violenza.

Per le Parti Sociali «è un Ccnl dalla forte matrice valoriale, sociale, solidale che riconosce dignità ai lavoratori di un settore altamente esposto alle logiche del dumping che l’intesa si propone di contrastare, uniformando i trattamenti economico normativi agli altri contratti nazionali di settore siglati dalle associazioni comparativamente e maggiormente rappresentativi, con la previsione di una clausola di armonizzazione delle previsioni contrattuali a fronte dei rinnovi contrattuali del comparto».