Dicembre 24

Marelli: completata armonizzazione e introdotto nuovo premio di risultato

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Firmato l’accordo di armonizzazione per il passaggio di Marelli dal CCSL al CCNL. Marelli, oggi sotto il controllo di Stellantis dopo la fusione con PSA Groupe sancita nel 2021. Il fornitore italo-giapponese ha, infatti, annunciato il rientro in Confindustria a partire dal 2023. Finora Marelli rispondeva al contratto collettivo specifico di Lavoro (Contratto Fiat),siglato nell’azienda di Torino quando il chief executive officer Sergio Marchionne optò per la svolta nell’organizzazione della compagnia. Il manager italo-canadese decise di apportare dei correttivi nel team di lavoro e così si mise nero su bianco ai nuovi termini. Da allora sembra passata un’eternità, al punto da spingere Marelli verso un ritorno alle origini. In buona sostanza, ha stabilito di rifare capolino in Confindustria e nel Contratto collettivo nazionale dell’Industria metalmeccanica. In base all’accordo firmato ai lavoratori Marelli verranno erogati da aprile aumenti del 6,5% della paga base (vale a dire a 110,95 euro per A1, 119,07 euro per A2 e 146,13 per A3), più 320 euro una tantum ad aprile e 200 euro una tantum a luglio. Quando ci sarà il definitivo passaggio al CCNL con l’entrata in vigore della relativa paga base, prevedibilmente più bassa, il differenziale sarà inserito nell’Elemento specifico Marelli.

Con il passaggio al CCNL saranno inoltre riconosciuti 200 euro annui sotto forma di welfare aziendale.
E’ stato poi concordato il nuovo premio di risultato, avente carattere sperimentale, in vigore fino al 31 dicembre 2024 salvo proroga tacita in assenza di rinegoziazione. L’importo massimo erogabile è passato dallo 8,7% al 10,5% della paga base annua; per la precisione la paga base del nuovo livello C3 (maggiorata dell’Elemento specifico Marelli) varrà come parametro anche per tutti i livelli D e C mentre la paga base del nuovo livello A1 (maggiorata dell’Elemento specifico Marelli) varrà anche per i livelli B. Gli indicatori saranno per il 75% di stabilimento (costi variabili rapportati al valore delle vendite e qualità) e per il 25% di gruppo (utile lordo Marelli Italia). Il premio maturerà durante la cassa integrazione e il suo monitoraggio è affidato alle commissioni di fabbrica. Viene confermato l’incentivo di produttività.
Il confronto tra sindacati e azienda proseguirà su orario di lavoro, welfare aziendale, lavoro agile e altri aspetti normativi per giungere ad un accordo complessivo auspicabilmente i primi giorni di maggio.

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