Middle manager nella scuola: sondaggio SWG per GIDA

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Sono stati resi noti i dati di un sondaggio SWG commissionato dal sindacato GILDA in occasione del rinnovo del CCNL rivolto ad un campione nazionale rappresentativo di docenti di scuola primaria, secondaria di I grado e di II grado.
Tra i temi oggetto del sondaggio il middle management scolastico di cui abbiamo già scritto in questo articolo. Nel sondaggio alla domanda: “parliamo del middle management nella scuola, ovvero di quelle figure intermedie tra il dirigente scolastico e i docenti con responsabilità organizzative e gestionali; sei favorevole o contrario?” ha risposto affermativamente il 44% di coloro che hanno partecipato all’indagine.
Se si pensa che la Gilda (e quindi anche i docenti iscritti) è da sempre molto critica nei confronti del cosiddetto middle management, si tratta davvero di un risultato quanto meno “interessante”.
“È abbastanza interessante che la platea dei docenti si sia quasi divisa a metà” commenta Mario Rusconi, presidente dell’ANP Roma, che aggiunge: “Metà dei docenti sono d’accordo a far emerga finalmente a livello organizzativo il management scolastico come preferisco chiamarlo io; un’altra metà ha invece delle perplessità, forse perché la questione non è stata ben presentata e inducendo i docenti a temere in una forma di gerarchizzazione. Intanto, però, è importante che si proceda verso una discussione aperta per far sì che gli insegnanti, insieme con l’opinione pubblica, si rendano conto della necessità di un management che emerga dal dalle catacombe in cui è stato relegato in tutti questi decenni”.
Inaspettato e per certi versi sorprendente il dato relativo al riconoscimento delle figure di sistema.

Sembra esserci finalmente la consapevolezza del valore delle diverse forme di lavoro nella scuola che non possono essere circoscritte esclusivamente all’insegnamento. C’è, infatti, una importante componente di docenti che quotidianamente porta avanti le azioni relative al funzionamento organizzativo e didattico grazie all’acquisizione di competenze organizzative che rappresentano un valore aggiunto nella professione docente.
“Quindi sembra non essere più un tabù ideologico ed occorre arrivare già nel prossimo CCNL alla definizione di una nuova articolazione della funzione docente che tenga conto delle vigenti norme che riconoscono identità giuridica delle figure di sistema oggi presenti in ogni scuola autonoma” sostiene Rosolino Cicero presidente ANCoDiS “In questo senso, un’area intermedia tra il dirigente e i docenti – l’area delle figure di sistema – è necessaria se si vuole dare alla scuola autonoma una governance strutturata e fondata sulle figure professionali che già da questo anno scolastico il ministero sta formando con il percorso di formazione triennale incentivata per la quale attendiamo notizie per lo svolgimento della seconda annualità. Abbiamo la consapevolezza che – dopo anni di emarginazione e di generale silenzio da parte delle OO.SS. – adesso il tema è riconosciuto come uno degli elementi di innovazione del sistema scolastico. ANCoDiS, da 8 anni l’unica associazione professionale che dà voce ad oltre 100000 docenti, continuerà la sua battaglia che è finalizzata a fare emergere che la complessa realtà della scuola autonoma non può fare a meno del lavoro straordinario e specifico dei collaboratori dei dirigenti scolastici e di tutte le figure di sistema.”