Bauli: entra nel segmento luxury con Olivieri 1882

Bauli

Al gruppo veronese alimentare Bauli va la quota di maggioranza dell’80% dell’azienda vicentina che continuerà a operare in piena autonomia, mantenendo identità e team.
Si tratta di una operazione di che porta la Bauli su una nuova dimensione, la pasticceria di alta gamma. Una operazione che «rappresenta un investimento strategico rilevante, coerente con i nostri obiettivi di crescita a lungo termine. È il risultato di un’attenta analisi delle opportunità di mercato e delle sinergie industriali che questa acquisizione può generare: l’impegno economico riflette la nostra convinzione nel valore del progetto e la volontà di rafforzare ulteriormente la nostra posizione nel settore, creando le condizioni per uno sviluppo duraturo e responsabile» si legge nel comunicato che l’azienda ha diffuso.
Bauli S.p.A. è uno dei nomi storici dell’industria dolciaria italiana, fondato a Verona nel 1922, e noto al grande pubblico per pandoro e panettone. Oggi il Gruppo conta circa 1.300 dipendenti e 7 stabilimenti produttivi, ed è il principale operatore nazionale nel comparto dei dolci da ricorrenza, dove detiene oltre un terzo del mercato natalizio e pasquale.
Negli ultimi anni Bauli ha ampliato il proprio portafoglio con marchi come Motta, Alemagna, Doria e Bistefani, raggiungendo ricavi annuali nell’ordine dei 600 milioni di euro.