Carrefour: ancora scioperi per l’incertezza nel futuro

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Ancora attenzione sulla gestione italiana dei punti vendita di Carrefour. I lavoratori si dicono esasperati da carichi di lavoro eccessivi, continui spostamenti da un ipermercato all’altro a causa di organico insufficiente e condizioni di lavoro che, con l’arrivo del grande caldo, diventerebbero puntualmente insostenibili.
Per le organizzazione FILCAMS, CGIL, FISASCAT CISL e UILTuCS UIL di Torino è stato necessario quindi indire uno sciopero per protestare contro le politiche di GS spa, società della grande distribuzione che, in Italia, sovraintende il marchio Carrefour svoltosi sabato 14 giugno, lo sciopero ha interessato oltre duemila lavoratori attivi negli 11 ipermercati situati nell’area.

I lavoratori sono esasperati dalle continue richieste di trasferte e trasferimenti da un ipermercato all’altro e un organico insufficiente “da anni l’azienda abbassa i costi, facendo uscire con incentivi un numero sempre crescente di personale” ha dichiarato Luca Sanna di UIL a Torino day “Alle questioni più pratiche legate ad assunzioni bloccate, turni e carico di lavoro, si aggiunge una più forte denuncia in tema di salute e sicurezza. Succede tutti gli anni e in tutte le stagioni, sia che faccia tanto caldo sia che faccia freddo – continua Sanna -. Le strutture sono vecchie e senza investimenti gli impianti di rinfrescamento, ora che fa caldo, non funzionano o funzionano male. Ora il personale sta lavorando a temperature di 27°-28° gradi, svengono persino i clienti. Non basta tamponare con impianti mobili forniti solo quando viene sollevato il problema”.

Non è la prima volta che viene indetto uno sciopero per denunciare la situazione all’interno degli ipermercati torinesi, ma ogni volta l’epilogo sembra essere lo stesso, un provvisorio tamponare l’emergenza, resteremo in ascolto dei lavoratori di Carrefour per seguire da vicino questa vicenda.