Kleenex in vendita: Kimberly-Clark vende l’area fazzoletti extra Usa

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Kimberly-Clark è vicina alla vendita delle sue attività Kleenex e tissue al di fuori del Nord America per un valore di circa 3,5 miliardi di dollari, nell’ambito del tentativo del produttore di carta igienica Scott e pannolini Huggies di concentrarsi su aree più redditizie, secondo quanto riferito da persone a conoscenza della questione.
L’azienda di prodotti di consumo, secondo Sole 24 Ore, è pronta a vendere la divisione a Suzano, il grande produttore di pasta di legno con sede in Brasile. L’accordo potrebbe essere concluso già giovedì, a patto che le trattative non subiscano intoppi dell’ultimo minuto.
Kimberly-Clark ha lavorato per ripulire il proprio portafoglio di marchi. L’anno scorso ha firmato la vendita per 640 milioni di dollari all’australiana Ansell di un’attività che produce guanti protettivi, occhiali e altri capi di abbigliamento.

L’attività internazionale di Kimberly-Clark nel settore del tissue, nota come segmento International Family Care & Professional, è la più piccola delle tre divisioni principali, con un fatturato netto annuale inferiore a 3,5 miliardi di dollari. L’unità ha anche registrato i margini di profitto più bassi delle tre, sottolineando l’interesse di Kimberly-Clark a vendere.
Una vendita lascerebbe a Kimberly-Clark la divisione Nord America, la più grande dell’azienda, con un fatturato netto di circa 11 miliardi di dollari l’anno scorso, e la divisione internazionale per la cura della persona, che ha registrato un fatturato netto di circa 5,7 miliardi di dollari nel 2024.
Qualsiasi accordo darebbe a Suzano un grande impulso nel mercato globale del tissue. Nel 2023, Suzano ha acquisito le attività di Kimberly-Clark nel settore del tissue in Brasile, incrementando la sua quota di mercato.
L’amministratore delegato di Suzano, Beto Abreu, insediatosi lo scorso luglio, ha dichiarato che l’azienda sta cercando di perseguire fusioni e acquisizioni. L’estate scorsa ha dovuto abbandonare le trattative di acquisizione con International Paper dopo non essere riuscita a concludere un accordo.