Dicembre 24

Donne e Fotografia: fascino dell’obiettivo

Behind camera

Consueto appuntamento domenicale su INFOQUADRI dedicato alla cultura. Questa domenica scriviamo di Donne e Fotografia. Partiamo dall’evento fino al 26 giugno 2022 relativo a Vivian Maier nelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino che ospitano l’esposizione dedicata alla bambinaia fotografa tra le massime esponenti della street photography. In mostra scatti inediti dal suo viaggio in Italia. a cura di Anne Morin, nella quale si raccontano aspetti sconosciuti o poco noti della vicenda umana e artistica di Vivian Maier (New York, 1926 – Chicago, 2009). Inoltre si propongono lavori finora inediti, come la serie di scatti realizzati durante il suo viaggio in Italia, in particolare a Torino e Genova nell’estate del 1959.
Organizzata da diChroma photography in collaborazione con i Musei Reali e la società Ares di Torino, la John Maloof Collection di Chicago e la Howard Greenberg Gallery di New York e sostenuta da Women In Motion, un programma di Kering che evidenzia il ruolo delle donne nelle arti e nella cultura, l’esposizione presenta oltre 250 immagini, molte delle quali inedite o rare, come quelle a colori, alle quali si aggiungono dieci filmati in formato Super 8, due audio con la sua voce e vari oggetti a lei appartenuti come le sue macchine fotografiche Rolleiflex e Leica.
Il percorso espositivo intende affrontare i temi più significativi della sua cifra stilistica, iniziando con la serie dei suoi autoritratti, passando, poi, per la sezione dedicata ai suoi scatti realizzati lungo le strade di New York e di Chicago, in particolare nei quartieri proletari: Vivian Maier si sofferma sui volti, persone che le assomigliano, che vivono ai margini del mondo illuminato dal sogno americano, alle quali fanno da contraltare quelli delle signore dell’alta borghesia, che reagiscono offendendosi al palesarsi improvviso della fotografa.
Agli inizi degli anni Sessanta si nota un cambiamento, il cinema sta già cominciando ad avere la precedenza sulla fotografia; Vivian Maier inizia così a giocare con il movimento, creando sequenze cinetiche con la sua cinepresa Super 8, documentando tutto quello che le passa davanti ai suoi occhi, senza artifici né montaggi.
Una particolare attenzione è, poi, dedicata alle fotografie a colori: uno spazio pieno di suoni, un concetto musicale di colore che riecheggia nello spazio urbano frequentato dalla fotografa, la quale, bambinaia per quasi quarant’anni, prendendo parte alla vita dei bambini, ne documenta i volti, le emozioni, le espressioni, gli sguardi, i giochi e la fantasia: è così che, nella sezione dedicata al tema dell’infanzia, noi possiamo rivivere, quel mondo che Vivian Maier e’ stata capace catturare con occhi diversi.
Orari
Dal martedì al venerdì 10 – 19; sabato e domenica 10 – 21 (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura).
Biglietti
Intero: € 15,00
Ridotto: € 12,00 (over 65, insegnanti, ragazzi tra 18 e 25 anni, gruppi, giornalisti non accreditati)
Ridotto: € 10,00 (possessori del biglietto intero dei Musei Reali)
Ridotto ragazzi: € 6,00 (ragazzi tra 12 e 17 anni compiuti)
Pacchetto famiglia: fino a due adulti € 12,00 cad. e ogni ragazzo tra 12 e i 17 anni € 6,00 cad.
Gratuito: possessori dell’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta, Torino+Piemonte card, bambini da 0 a 11 anni, persone con disabilità, dipendenti MiC, giornalisti in servizio previa richiesta di accredito all’indirizzo info@vivianmaier.it ho
Informazioni
www.vivianmaier.it
338 169 1652 – info@vivianmaier.it

Di altro aspetto è l’opera di Sabine Weiss. Libera, coraggiosa, ha immortalato personalità celebri degli Anni ‘50 e ‘60, anche se la sua passione erano i bambini che giocavano nelle strade parigine, Sabine Weiss
Dal 23 gennaio 1924, Saint-Gingoloh, Svizzera all’anno della morte il 28 dicembre 2021, all’età di 97 anni, ci ha lasciato una grande quantità di opere fotografiche che possono essere in parte viste alla Casa dei Tre Oci di Venezia fino al 23 ottobre 2022. Viene presentata una ampia retrospettiva mai realizzata finora e la prima in Italia a lei dedicata dal titolo “La poesia dell’istante” a cura di Virginie Chardin, il primo tributo alla carriera che raccoglie oltre 200 fotografie di una delle più importanti esponenti della scuola umanista francese, ancor oggi, simbolo di coraggio e libertà per tutte le donne fotografe.

Per i libri dedicati all’universo femminile dietro l’obiettivo segnaliamo il libro intitolato 10×10 Storie di donne fotografe, a cura di Nicolas Ballario. Il volume, edito da 24 Ore Cultura, segue il successo della miniserie di documentari promossa sempre da 24 Ore Cultura per il Mudec di Milano e dedicata alla storia di dieci grandi fotografe del Novecento.
A partire da una selezione delle loro più fortunate e celebri immagini, il libro racconta lo scorrere delle vicende delle grandi pioniere della fotografia del Novecento: da Dorothea Lange con i suoi scatti sull’America prostrata dalla Grande Depressione a Gerda Taro con la sua tragica, prematura fine nella guerra di Spagna, passando per Margaret Bourke-White, tra i primi fotografi a mettere piede nel lager di Buchenwald, e Claude Cahun, la cui opera è genialmente anticipatrice di tematiche dei nostri giorni come quelle legate al gender e all’identità sessuale. E poi ancora Lisetta Carmi, Tina Modotti, divisa tra arte e impegno politico, la versatile Imogen Cunningham, fino ad arrivare ai giorni nostri.