Ottobre 24

Letteratura e Lavoro: un binomio proficuo e promettente

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Lunedì 29 maggio 2023, presso Città Studi Biella, si e’ tenuta la conferenza stampa di presentazione del PREMIO BIELLA LETTERATURA E INDUSTRIA 2023: arrivato alla sua XXII edizione è il primo riconoscimento in Italia dedicato a romanzi e saggi capaci di indagare i rapporti tra i due mondi, apparentemente distanti, come quello dell’arte letteraria e quello dello sviluppo industriale.

Il Premio Biella Letteratura e Industria, suddiviso alternativamente nei due settori “Narrativa” e “Saggistica”, è destinato ad un’opera edita di autore italiano, o straniero in traduzione italiana, che descriva o analizzi momenti e modelli di trasformazione della società italiana con riferimento generale alla realtà socioeconomica e specifico alla cultura industriale. Nell’edizione 2023 il Premio viene assegnato dalla giuria ad un’opera di narrativa pubblicata tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 e se lo aggiudicherà uno dei finalisti annunciati, ovvero tra Francesco Casolo con La salita dei giganti. La saga dei Menabrea (Feltrinelli), Cristiano Ferrarese con Quarantamila. I 35 giorni della città di Torino (ScritturaPura), Antonio Franchini con Leggere possedere vendere bruciare (Marsilio), Veronica Galletta con Nina sull’argine (Minimum Fax), ed infine, Luigi Garlando con L’album dei sogni (Mondadori).
La Giuria, presieduta dallo scrittore Pier Francesco Gasparetto e composta da Claudio Bermond (docente universitario), Paola Borgia (docente universitaria), Ida Bozzi (giornalista), Paolo Bricco (giornalista e saggista), Loredana Lipperini (scrittrice, giornalista e conduttrice radiofonica), Sergio Pent (scrittore), Alberto Sinigaglia (giornalista), e Tiziano Toracca (docente universitario), in quest’occasione, ha inoltre assegnato il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a Gian Arturo Ferrari, Storia confidenziale dell’editoria italiana (Marsilio).
Fra le opere straniere in traduzione italiana partecipanti al concorso verrà assegnato dalla giuria il “Premio opera stranieri”; fra i cinque autori finalisti verrà selezionato, da un’apposita giuria, il vincitore del “Premio Giuria dei Lettori”, ed infine, verrà assegnato il “Premio Lions Bugella Civitas” all’autore della migliore recensione su uno dei cinque volumi finalisti.

Tra i diversi, è ugualmente interessanti, temi del mondo del lavoro trattati nell’ambito del Premio Biella Letteratura e Industria, due di essi ci stanno particolarmente a cuore, e cioè uno è il tema della sostenibilità ambientale e l’altro il futuro lavorativo dei giovani, basato sulle nuove opportunità date dalla crescente digitalizzazione del mondo del lavoro.

Di tutto ciò vogliamo parlare con Paolo Piana, presidente del Premio
(classe 1948, biellese di nascita, vive e lavora prevalentemente a Biella. Imprenditore, è stato presidente di Città degli Studi di Biella e ha ricoperto diversi incarichi associativi).

Benvenuto Presidente Piana, da una sua dichiarazione prendiamo spunto per parlare del Premio Biella Letteratura e Industria che “continua a crescere. Sono oltre quaranta le opere di Narrativa in concorso in questa XXII edizione”- e tra le varie iniziative che via via si aggiungono all’evento – “quest’anno anche la comunità del Premio si è ampliata grazie alla collaborazione con il CAI di Biella” – infatti – “in occasione del 150mo dalla sua fondazione ad opera di Quintino Sella” – avete dedicato – “ una sezione speciale riservata a testi dedicati alla montagna e alla sua sostenibilità, in particolare in chiave turistica”: il Premio andrà all’opera, tra quelle candidate, che più rappresenta la montagna come ambito di sviluppo imprenditoriale, sociale e produttivo del territorio.
La crescente importanza , anche economica, che l’ambiente montano sta assumendo all’interno del terzo settore, quello turistico appunto, come può essere tradotta in termini letterari e come i suddetti possono accrescere la sensibilità dei lettori verso il tema della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente?

“La sezione del Premio dedicata all’economia della montagna nasce come opportunità, il 150mo della fondazione del CAI di Biella appunto, a 10 anni da quella dell’Associazione nazionale, entrambe su input di Quintino Sella, ma ne abbiamo subito colto la rilevanza tanto che stiamo pensando di consolidare il progetto.
Le montagne e le Alpi in particolare sono state vissute come uno sbarramento e quindi come aree marginali, anche dal punto di vista dell’economia e dello sviluppo del paese. In realtà per secoli, nel Medioevo, rappresentavano un’area economicamente molto particolare ed attiva, la contiguità e gli scambi sia commerciali che economici tra i due versanti erano più intensi che non con le rispettive pianure. Tanto che le “Chiuse” si trovavano all’entrata delle valli principali, dove iniziava un mondo diverso.
Oggi, per molteplici ragioni, la montagna sta recuperando centralità, sia dal punto di vista economico che sociale: la crescente attenzione per l’ambiente ed in particolare per quello meno compromesso; il diffondersi delle tecnologie che consentono una connettività diffusa e con questa la possibilità dello smart working; la riconsiderazione delle priorità di vita, in particolare da parte dei giovani a seguito dell’esperienza Covid. Il turismo è sempre stato un aspetto, ma ora la versione più di prossimità e slow, dà rilevanza anche ad aree meno blasonate, con costi accessibili di tanto patrimonio immobiliare che in parte ha perso la sua funzione originale.
Per tutte queste ragioni la montagna è una nuova frontiera di sviluppo di attività e di economia. E’ solo l’inizio, ci sono e ci saranno tante storie da raccontare. Il Premio Biella Letteratura e industria non poteva che metterci attenzione.

Fra le iniziative collegate al Premio, anche per questa edizione 2023, avete ideato il concorso “UNA DOMANDA PER AUTORE”, per promuovere la conoscenza delle opere finaliste e indurre i giovani ad interrogarsi sui temi del mondo del lavoro, così come a produrre un elaborato a cui verrà data un premio speciale del Concorso Scuole; inoltre vi è un workshop sulle tecniche di intervista ed un altro di Scrittura Creativa.
Tutto ciò, però, rimane nell’ambito didattico, della scuola appunto: come si può attrarre i giovani, in generale, alla lettura, con un’attenzione maggiore ai temi del lavoro; su come, ad esempio, utilizzare al meglio le opportunità che la crescente digitalizzazione del lavoro, anche in campo letterario/editoriale, offre e mette in campo per indirizzare, in maniera più mirata, il proprio futuro lavorativo?

I Giovani sono sempre stati un target fondante del Premio, come attrarli alla lettura convinti che sia il miglior modo per crescere più in fretta e meglio, per “vivere molte volte”. In particolare poi far loro conoscere il mondo dell’industria e del lavoro in generale significa aiutarli nelle loro scelte professionali e di vita, evitando a volte di essere vittime di pregiudizi e stereotipi.
Il concorso per le scuole nasce da questo obiettivo, lasciando loro molto ampio lo spazio di approccio. Siamo ben coscienti di quanto i libri, le lunghe letture in generale siano fuori dalla loro corde nell’epoca dei messaggini, dei tweet e di YouTube, non si deve dare la partita per persa, quand’anche difficile. Possono esprimersi con scritti, interviste video, filmati: il fatto importante è che per i contenuti devono aver considerato il libro scelto.
Per dare un’idea di quanto siamo impegnati a diffondere i nostri libri, e con loro far conoscere i nostri autori, il Premio Biella Letteratura e Industria è l’unico premio letterario che trasforma l’opera vincitrice in un musical, gradevolissimo e di facile “lettura”, rappresentato live e poi in circolazione in internet. Anche questo è un modo per cogliere le aspettative dei giovani e orientarle alla curiosità per la lettura.

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