Web scraping ed intelligenza artificiale generativa: le azioni del Garante Privacy

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Il web scraping implica la raccolta di informazioni riconducibile a una persona fisica indentificata o identificabile e pone un problema di protezione dati personali.
Il focus della compliance con il RGPD viene generalmente puntato sui soggetti che trattano i dati personali raccolti tramite tecniche di web scraping, in particolare con riferimento all’individuazione di una idonea base giuridica ai sensi dell’art. 6 del RGPD per la trattazione di tali dati1, la cui individuazione deve essere effettuata sulla base di una valutazione di idoneità che il titolare deve
essere in grado di comprovare, in base al principio di accountability di cui all’art. 5, par. 2, RGPD.
Il documento reso pubblico dal Garante Privacy propone una diversa prospettiva, esaminando la posizione dei soggetti, pubblici
e privati, gestori di siti web e piattaforme online, operanti quali titolari del trattamento di dati personali, che rendano pubblicamente disponibili, dati (anche personali) che vengono raccolti dai bot di terze parti.
Ecco il link alla versione integrale del documento