Reperibilità in malattia: attenzione alla procedura di cambio reperibilità

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Ogni lavoratore deve comunicare tempestivamente al datore di lavoro lo stato di malattia e giustificarlo con valida certificazione, redatta dal medico dopo la necessaria visita.
Uno degli obblighi meno conosciuti ma da cui derivano molte contestazioni è quello di comunicare tempestivamente al datore di lavoro lo stato di malattia e giustificarlo con valida certificazione, redatta dal medico dopo la necessaria visita e ricordarsi di richiedere al medico copia cartacea del certificato e dell’attestato di malattia o, in alternativa, l’invio dei documenti in formato pdf alla propria casella di posta elettronica.
Eventuali errori riguardanti la prognosi possono essere rettificati dal medico certificatore soltanto per segnalare la ripresa anticipata dell’attività lavorativa ed esclusivamente entro il termine del periodo di prognosi
L’annullamento di un certificato, qualora necessario, può avvenire online entro 24 ore dalla sua emissione. Trascorso tale periodo, il medico deve rilasciare all’assistito una dichiarazione scritta che certifichi le variazioni dei dati rispetto a quelli già inviati.

Quando il lavoratore abbia necessità di trascorrere il periodo di malattia in un luogo diverso dalla propria residenza, deve darne comunicazione al proprio medico e fornirgli le informazioni relative al nuovo domicilio, con le indicazioni utili alla sua individuazione e specificando frazione, contrada, cognome, presso cui si è temporaneamente trasferito ed eventuali ulteriori elementi aggiuntivi che possano consentire al medico di controllo l’agevole individuazione dell’abitazione; persiste infatti anche in caso di domicilio diverso dalla residenza abituale il dovere di rispettare le fasce di reperibilità per essere sottoposti alla visita medica di controllo domiciliare, se predisposta.
A seguito di numerosi casi di contestazione per mancata informazione precisa del luogo è stato chiarito con più interventi da parte INPS che il nominativo indicato nel certificato deve essere leggibile sul citofono e sulla cassetta postale.
Il lavoratore avente diritto alla tutela previdenziale dell’Inps che cambi il proprio indirizzo di reperibilità durante il periodo di prognosi indicata nel certificato, deve darne comunicazione con congruo anticipo al datore di lavoro ed alla Struttura territoriale Inps di appartenenza. Ecco come fare per non cadere in contestazione: inviare una e-mail indirizzata alla casella medicolegale.NOMESEDE@inps.it o contattando il numero verde 803.164.
E’ possibile anche trasferirsi, durante la malattia, all’estero, durante il periodo in cui percepisce l’indennità, soltanto per fruire di un trattamento medico ed assistenziale ritenuto migliore. Occorre pertanto chiedere l’autorizzazione alle strutture competenti, rappresentate da Inps ed Asl. Nel caso in cui l’autorizzazione per spostamenti in ambito UE venga rilasciata dalle ASL mediante mod. E112, il lavoratore dovrà fornire all’Inps e al datore di lavoro la predetta autorizzazione. Il medico INPS valuterà se esistono effettivamente le ragioni per il trasferimento. Analogamente deve essere preventivamente autorizzato anche il trasferimento in uno Stato con il quale non sono in vigore convenzioni nella materia.