System Integrator: sempre meno indipendenti, sempre più grandi
Il dibattito sulla necessaria indipendenza e sicurezza informatica per le attività strategiche nazionali si arricchisce in questo periodo delle preoccupazioni esposte dall’autorità sulla cybersicurezza e da ambiti governativi sull’indipendenza dei system integrator italiani.
Infoquadri ha intercettato un certo malumore nelle autorità centrali governative per il peso che alcuni system integrator stanno assumendo nelle forniture di tecnologie avanzate alla PA ed anche ad aziende strategiche come Leonardo.
Verificando le gare vinte negli ultimi dieci mesi nelle principali amministrazioni pubbliche abbiamo verificato che l’89% delle gare è stato assegnato a System Integrator di proprietà estera (o collegati/controllati da fondi esteri).
Cosa sta succedendo nelle forniture di asset strategici di tecnologia informatica nel nostro paese?
Un System Integrator è un’azienda specializzata nell’armonizzare e collegare sistemi tecnologici eterogenei (hardware, software, piattaforme, reti) all’interno di un’organizzazione, l’obiettivo primario è far sì che tutti i componenti individuali comunichino tra loro in modo efficiente e sicuro, creando un ecosistema tecnologico unificato, coerente e funzionale alle esigenze di business dell’azienda.
In realtà il ruolo originario di un “direttore d’orchestra” dell’innovazione tecnologica aziendale è nel tempo andato oltre la semplice installazione di prodotti e si concentra sulla creazione di valore attraverso la sinergia dei sistemi. Oggi nelle pubbliche amministrazioni italiane e nelle più importanti aziende pubbliche vengono affidati principalmente a tre grandi aziende: Reply, Accenture e Engineering, lavori di progettazione e realizzazione oltre che per far dialogare software diversi (ad esempio: il gestionale ERP con il software di gestione delle relazioni con i clienti CRM) l’integrazione tra l’Information Technology (IT, sistemi informatici) e l’Operational Technology (OT, sistemi di controllo e automazione delle macchine) anche ambiti relativi al cloud computing, IoT, cybersecurity.
In buona sostanza un System Integrator è cruciale per le aziende che si trovano ad affrontare la trasformazione digitale o che utilizzano un insieme di sistemi acquisiti in tempi diversi consentendo una migliore gestione dei dati e dei processi rispettando i protocolli di sicurezza e le normative sulla privacy (come il GDPR).
Ma sono davvero indipendenti? La risposta è no.
Il system integrator non sono sempre indipendenti e la loro indipendenza dipende dalle tecnologie che utilizzano e dai contratti in essere di partnership con i vendor (le società che detengono software e hardware). Un system integrator ideale dovrebbe essere un consulente che sceglie le soluzioni migliori , senza essere legato a specifici fornitori con un approccio consulenziale, basato sulla scelta delle soluzioni migliori per le esigenze ed al contesto operativo, senza essere legato a specifici produttori di hardware o software.
La raltà è ben altra. La dipendenza può derivare da accordi di partnership (è il caso di Salesforce che spesso indica il system integrator da utilizzare o IBM) con la fornitura di prodotto o di rivendita con determinate aziende tecnologiche.
Il tema coinvolge anche i responsabili IT sia dalle fase di gara pubblica, dove diventa necessario valutare attentamente se il system integrator ha un approccio realmente neutrale e orientato a trovare la soluzione più efficace per le sue necessità, piuttosto che quella che garantisce maggiori margini, e questo al netto della sovranità digitale di cui tanto si parla in questo ultimo periodo.
