Referendum: 8 e 9 giugno si vota anche se fuori sede

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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo 2025 il decreto-legge n. 27, che introduce la possibilità di voto per cittadine e cittadini temporaneamente domiciliati fuori dal Comune di residenza, in occasione delle consultazioni referendarie dell’8 e 9 giugno 2025.
La misura, già sperimentata per i soli studenti e studentesse fuori regione alle elezioni europee del 2024, viene estesa a elettori ed elettrici che, per motivi di studio, lavoro o cure mediche, sono temporaneamente domiciliati, per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle consultazioni referendarie, in un Comune situato in una provincia diversa da quella in cui si trova il Comune nelle cui liste elettorali sono iscritti.
Secondo il decreto possono votare nel Comune di domicilio i cittadini che:
sono residenti in un’altra provincia rispetto a quella del domicilio;
sono temporaneamente domiciliati per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle consultazioni referendarie.
Sono ammessi a votare fuori sede gli elettori che per motivi di studio, lavoro o cure mediche si trovano in un comune di una provincia diversa da quella del comune di iscrizione elettorale per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data delle consultazioni. Entro domenica 4 maggio dovrai presentare al tuo comune di domicilio domanda, utilizzando il modulo che è possibile scaricare qui:
Alla domanda occorre inoltre allegare:
copia di un documento di riconoscimento in corso di validità;
copia della tessera elettorale personale;
copia della certificazione o di altra documentazione attestante le motivazioni di studio, lavoro o cure mediche.
E portare la tessera elettorale per votare

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