Crisi aziendali: aggiornamenti dai Tavoli Ministeriali
Le ultime comunicazioni del MIMIT indicano che il lavoro della Struttura per le crisi di impresa si concentra su rilancio e reindustrializzazione con incontri per trovare nuovi investitori e piani di reindustrializzazione per siti produttivi critici, come nel caso di Giano Srl e Hiab, con l’obiettivo di ricollocare i lavoratori.
Limitazioni Ammortizzatori Sociali: Alcune vertenze, come quella della Prysmian a Battipaglia, continuano a destare preoccupazione a causa degli investimenti non avviati e del calo dei volumi produttivi.
Transizioni Energetiche: Il monitoraggio prosegue sulle aree interessate dalla chiusura delle centrali a carbone (come Brindisi e Civitavecchia), dove le politiche di transizione industriale non hanno ancora prodotto una piena reindustrializzazione.
Di particolare interesse la crisi che sta coinvolgendo la HP COMPOSITES che preoccupa lavoratori e territorio.
In una nota la UILM sottolinea la necessità di affrontare con urgenza la situazione legata alla CIG, aprendo un confronto serio per garantire tutele occupazionali e dare prospettive concrete alle famiglie coinvolte, salvando i posti di lavoro per dare risposte rapide e non lasciare soli i lavoratori. La crisi di Hp Composites è dovuta a un calo drastico degli ordini, principalmente dall’industria automobilistica, che ha portato l’azienda a richiedere la cassa integrazione straordinaria (Cigs) per circa 540 dipendenti. Le conseguenze includono la necessità di un piano di rilancio, la ricerca di nuovi mercati come l’aerospazio e le proteste dei sindacati che chiedono tutele per i lavoratori e un coinvolgimento delle istituzioni.
Tra le cause della crisi la contrazione degli ordini, in particolare dal settore delle auto di lusso come Ferrari e Maserati, a causa della crisi generale del settore automobilistico, anche l’aumento dei dazi può aver contribuito alla crisi come le dimissioni del direttore generale, Abramo Levato, sono parte della situazione.
I rappresentanti dei lavoratori guardano con attenzione al piano di rilancio affidato a uno studio di consulenza, ma invocano anche l’intervento delle istituzioni a livello locale e nazionale.
